Volkanus

Nei dolci colli tranquilli, una volta vulcani, maturano
bollicine minerali, invece di lava, cenere a lapilli.

 

Questo fresco spumante autoctono nasce da uve Garganega coltivate in collina su terreni basaltici.
Al palato è sapido e minerale proprio grazie ai suoli di origine vulcanica da cui nasce. Il profumo è delicato ed elegante, con note floreali e di frutta a polpa bianca.

Vini e vulcani

I vigneti Balestri Valda si collocano all’interno di un grande bacino vulcano-tettonico delimitato a ovest dalla linea di Castelvero e a est dalla linea Schio-Vicenza.

 

Esiste una relazione tra suoli composti da basalti e la ricchezza gustativa e l’equilibrio che si riscontrano nei vini che da essi provengono.

 

I basalti sono rocce vulcaniche che si sono formate per cicli successivi di eruzioni che si sono protratti per tre cicli geologici, tutti in ambiente sottomarino. Le eruzioni hanno dato origine a prodotti vulcanoclastici di diversa colorazione dal grigio, al giallo, al rossiccio, in relazione all’ambiente di formazione e al grado di ossidazione. L’azione degli agenti esogeni ha poi agito in modo differenziale sui diversi substrati vulcanici, contribuendo a rimodellare il paesaggio e a portarlo alle sue forme attuali.

 

I basalti poveri in silicio e ricchi in magnesio e ferro, tendono ad assorbire tra l’85% e il 99% dei fosfati aggiunti a queste rocce. Di conseguenza eventuali fertilizzazioni periodiche vanno ridotte notevolmente a livello di frequenza, anche in virtù delle forti capacità drenanti di queste rocce.

 

Ma nei nostri suoli non c’è solo il basalto; il sasso nero si mescola infatti con il calcare bianco creando una miscela di minerali da cui la vigna sa trarre beneficio.

 

I calcari sono ciò che resta di antichi fondali sottomarini; questi sedimenti ricchi in carbonato di calico, depositandosi sul fondo del mare, hanno intrappolato animali e conchiglie che oggi ancora possiamo riconoscere in fossili dalle forme più curiose e varie.